Le mafie

Videolezione sulla storia delle principali mafie italiane. Cliccare sui titoli in grassetto per aprire i video.

La Camorra

A confronto, due documentari di Giuseppe Marrazzo sulla camorra, il primo del 1974 e il secondo del 1981. La prima inchiesta riguarda in particolare il confronto tra il sistema criminale napoletano e quello siciliano, quindi le differenze tra Camorra e Mafia. Partendo dal caso di omicidio per vendetta di Pasqualino Simonetti, l’inchiesta prova a tracciare il profilo della situazione criminale nel territorio del napoletano e i rapporti tra attività criminose e attività economiche.

La 'Ndrangheta

L'inchiesta va a scavare negli affari della ‘ndrangheta, nell’omertà del triangolo San Luca-Platì-Africo, e di come quella calabrese sia stata sempre una mafia sommersa, e soprattutto parentale, che più difficilmente riesce a produrre pentiti e collaboratori.
Giuseppe Marrazzo va alla ricerca di informazioni e dipinge in due diversi reportage, nel 1977 e nel 1981, in piena faida, una realtà di povertà in cui lo Stato è assente e la gente si arrangia da sola, spesso nell’illegalità più diffusa.

Cosa Nostra

Dal 1957 Cosa Nostra è organizzata secondo una struttura unitaria, gerarchica e verticistica, che segue regole precise: la Commissione Provinciale, la cosiddetta “Cupola”. Racconteremo le sue funzioni, le sue trasformazioni, la storia di lotte e conflitti interni che hanno portato i maggiori boss al vertice dell’organizzazione: dal triumvirato degli anni Settanta, alla seconda guerra di mafia che porta alla guida di Cosa Nostra, i Corleonesi di Totò Riina. “Per far comprendere meglio la struttura mafiosa – spiega Grasso – ricorro spesso alla metafora dei cerchi concentrici. Rappresento l’organizzazione partendo dal suo nucleo centrale, la parte militare, organica di Cosa Nostra, composta dagli uomini d’onore, gli affiliati”. Fu il collaboratore Tommaso Buscetta a raccontare per primo a Giovanni Falcone la struttura della Commissione, nel 1984. “La Commissione Provincialedi Cosa Nostra - aggiunge il Procuratore Grasso - è il vero organo di coordinamento dell’organizzazione”.