Artefici della propria esistenza

“Voi artisti, abituati a modellare le più diverse materie secondo l’astro del vostro genio, sapete quanto somigli alla fatica artistica lo sforzo quotidiano di migliorare la propria esistenza. [...] nella “creazione artistica” l’uomo si rivela più che mai “immagine di Dio”, e realizza questo compito prima di tutto plasmando la stupenda “materia” della propria umanità e poi anche esercitando un dominio creativo sull’universo che lo circonda. Tra l’arte di formare se stessi e quella che si esplica nella trasformazione della materia c’è una profonda analogia”.(Giovanni Paolo II, Celebrazione del Giubileo degli artisti, 18 febbraio 2000).

⚫ Trovate efficace e calzante l’analogia tra il plasmare un’opera d’arte e il dare forma alla propria vita?
⚫ Scriveva il Papa nel 1999: “a ogni uomo è affidato il compito di essere artefice della propria vita: in un certo senso, egli deve farne un’opera d’arte, un capolavoro”. Quali caratteristiche dovrebbe avere la vita per risultare un capolavoro?

IL FUTURO CI APPARTIENE

Provare il piacere di esistere e dar forma al nostro futuro.

INTELLIGENZA EMOTIVA

La capacità di comprendere, gestire ed esprimere in modo efficace i sentimenti, propri e altrui (Daniel Goleman).
Essa è alla base di una crescita equilibrata; indispensabile per essere una persona capace di vivere al meglio le proprie possibilità, sia nel rapporto con se stessi che nel rapporto con gli altri.

Essa ha la capacità di:
Motivare se stessi e persistere nel conseguire un obiettivo nonostante le frustrazioni.

Controllare gli impulsi e rimandare la gratificazione.

Modulare i propri stati d’animo evitando che la sofferenza ci impedisca di pensare.

Essere empatici.

Sperare.

La motivazione è:
1. Il “motore interno” che ci spinge a mettere in atto tutta una serie di comportamenti volti a raggiungere uno scopo.
2. La forza che ci aiuta a comportarci in un determinato modo per paura di scontentare gli adulti.

DOMANDE PIÙ FREQUENTI
Da dove viene il mondo?
Qual è il senso della vita?
Perché la morte? C’è qualcosa oltre?
Perché esistono il dolore e il male?

DOMANDE PIÙ FREQUENTI
Necessità assoluta di trovare dei PUNTI DI RIFERIMENTO
Non ci è sufficiente, infatti, soddisfare le necessità materiali o il bisogno di affetto, di comprensione, di intimità con i nostri simili.Restano comunque inappagati i bisogni più profondi. La vita naturale non basta all’uomo, che spera anzi di sopravvivere ad essa.
L’uomo ha bisogno di trovare una risposta alla domanda:
PERCHÉ VIVIAMO?