Schemi a cascata: perché usarli e come farli

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Tra i numerosi modi per creare gli schemi da utilizzare in fase di studio avrai naturalmente già sentito parlare degli schemi a cascata.

Abbiamo detto che un esempio emblematico dello schema a cascata è dato dall’indice del libro che usi per studiare. Infatti hanno proprio questa struttura:

  • Titoli principali delle sezioni
  • Titoli dei capitoli
  • Titoli dei paragrafi
  • Titoli dei sotto paragrafi

E si procede così, per sotto categorie e sotto punti, il tutto con una costruzione pulita e sintetica. 

“Ma Christian…mi pare un semplice elenco, che ha di speciale?”.Vedi, lo scopo dello schema a cascata (nonché la sua forza) è quello di “zippare”, comprimere al massimo le informazioni che devi conoscere di un argomento. Ti ritroverai così con il tuo intero esame compresso in poche pagine!Per fare questo lavoro di compressione sei costretto ad andare a prendere nel testo solo lo stretto necessario dei dati che ti fornisce il libro mentre stai studiando. Devi eliminare tutte le parole che non ti servono e riportare solo il termine essenziale che lo rappresenta.Per fare questo lavoro di selezione delle parole essenziali potrebbe esserti utile leggere questo articolo in cui ti parlo di come sottolineare un libro. Non ti serve riportare le informazioni in modo discorsivo perché tanto sarai poi tu, nella fase di memorizzazione, a rielaborare i concetti con parole tue. Dunque le grandi utilità degli schemi a cascata sono essenzialmente le seguenti.

Tanto per cominciare il fatto di avere tutto il tuo programma d’esame “zippato”, come abbiamo detto, in poche pagine non solo ti faciliterà lo studio successivo, ma sarà anche un valido alleato in fase di ripasso!Senza contare che la sola idea di poter studiare su poche pagine di schemi a cascata invece che su di un enorme plico di fogli, sarà piuttosto motivante no? La prospettiva dello studio sarà più rosea, più fattibile e dunque sarai spronato! Ti rimando anche a quest’altro articolo in cui ti parlo di come memorizzare gli esami con tante informazioni, magari può esserti utile.

Cosa ancora più importante poi, il fatto di inserire solo i termini essenziali alla costruzione dello schema ti permette di studiare senza legarti eccessivamente alle parole utilizzate dal professore. Questo è un fattore molto positivo perché studiare mnemonicamente le cose come le espone e racconta il professore non porta mai a buoni risultati. Infatti una fase essenziale dello studio è la rielaborazione dei concetti, solo così puoi dire di aver veramente capito di che cosa si parla. E durante l’esame queste cose si notano. Se studi a pappagallo il professore ti becca subito, così come capisce al volo, dalla prima risposta, se hai davvero interiorizzato le informazioni. Altro punto a favore degli schemi a cascata (considerazione che vale anche per tutti gli altri tipi di schemi) è il ragionamento che ti induce a fare. Devi ragionare per elaborare e scrivere gli schemi e questo ti aiuta a comprendere quello che stai studiando e a memorizzarlo in parte. Detto questo io non mi limiterei agli schemi a cascata, nel senso che secondo me sono un validissimo strumento intermedio da usare tra la fase di studio sul libro e le mappe mentali che potrai fare in seguito agli schemi per memorizzare veramente.

Come fare uno schema a cascata

Ora vediamo come realizzare uno di questi schemi!Facciamo uno schema a cascata sull’argomento “metodo di studio”.

Come puoi vedere nell’immagine dello schema a cascata, il punto “motivazione” si divide in altri due sotto punti che ci spiegano che la motivazione può essere di due tipi: statica e dinamica.Sotto a questi punti ne si possono poi inserire altri, sempre molto stringati, che ci ricordano le informazioni che dobbiamo conoscere contestualmente ai punti ai quali si riferiscono.Ne è un esempio la struttura dei sotto punti di “tecnica dei 5 secondi”. Grazie al primo punto capiamo che questa tecnica fa sì che io debba contare da 5 a 1 e poi agire.Dal momento che ho studiato io so già che ad essere utile è proprio il conto alla rovescia che innesca il mio cervello e mi induce ad agire. Contrariamente contare da 1 a 5 non porta ad alcun beneficio, perché dopo il 5 ci sono altri numeri. Il punto successivo ci dice che tendiamo ad agire per via delle emozioni, le quali sovrastano il nostro intuito che ci spinge ad agire. Dunque il conto alla rovescia serve a inibire le emozioni e portarci subito all’istinto di agire.Come vedi tutte queste informazioni discorsive io non le ho inserite nello schema a cascata, ma le conosco a prescindere perché le ho già studiate nel momento in cui ho realizzato lo schema. Ecco dunque che non mi serve dilungarmi nello schema, mi bastano pochi termini essenziali!E lo schema procede così via per tutti gli altri punti.Una volta che avrai il tuo bellissimo schema a cascata io ti consiglio di andare a memorizzarlo con le mnemotecniche!Potrai a questo punto fare una bella mappa mentale per ricordare lo schema e il gioco è fatto.