Carlo Acutis

Carlo, nato a Londra il 3 maggio 1991, era il primo figlio di Andrea Acutis e Antonia Salzano. I genitori del ragazzo si trovavano nella capitale britannica per lavoro: il padre era manager presso la banca d'affari Lazard Brothers. A Carlo venne dato il nome del nonno paterno. Il giovane, naturalmente, seguì i genitori quando questi tornarono a Milano, Andrea Acutis infatti iniziò a lavorare presso la Vittoria Assicurazioni, di proprietà del padre.

Alle elementari e alle medie Carlo è stato allievo delle Suore Marcelline, mentre i pochi anni di liceo li ha fatti presso i padri Gesuiti, all'Istituto Leone XIII. 

Anche se autodidatta, il ragazzo aveva una grande passione per i computer ed era un appassionato di informatica, tanto che è stato proposto come 'Patrono della rete'. Carlo usava i social soprattutto per parlare di Dio e del suo rapporto con la religione e con l'Onnipotente. 

Un giorno scrisse questa frase "Tutti nasciamo come degli originali, ma molti muoiono come fotocopie".Carlo Acutis nel 2006 è stato colpito da una leucemia fulminante ed è morto all'ospedale San Gerardo di Monza il 12 ottobre 2006, aveva 15 anni ed ha chiesto ai genitori di seppellirlo ad Assisi. 

Dal 6 aprile 2019 la salma è stata traslata nel Santuario della Spogliazione della città di San Francesco, dove i fedeli potranno venerarlo per sempre. Carlo è stato beatificato il 10 ottobre 2020.

Carlo Acutis ha passato parte della sua infanzia e adolescenza nella Parrocchia Santa Maria Segreta a Milano. Grazie alla sua Fede, e a un permesso speciale, è stato ammesso alla Prima Comunione a soli 7 anni e non a 10 anni, come avviene di solito. Il suo amore per Dio lo ha avvicinato sia alla preghiera che all'assistenzialismo. Carlo andava in giro per la città cercando di aiutare i senza tetto.

Da ragazzino, in collaborazione con l'Istituto San Clemente I Papa e Martire, ha organizzato una mostra sui 'Miracoli eucaristici nel mondo' che ha fatto il giro dei 5 continenti. La mostra itinerante ad oggi è stata ospitata da numerose parrocchie, 10mila solo negli Stati Uniti, e in alcuni Santuari, tra i quali quelli di Fátima e Lourdes.

Come abbiamo detto, Carlo Acutis era attivissimo nel web dove testimoniava la sua fede, oggi in rete ci sono circa 200 blog, in tutte le lingue, dedicati a lui. In questi siti, sparsi un tutto il mondo, si racconta la vita di Carlo e le persone testimoniano come si siano convertite alla Chiesa Cattolica seguendo il suo esempio. I genitori ricevono migliaia di lettere di fedeli che chiedono di intercedere con Carlo attraverso le loro preghiere.

Carlo Acutis viene definito il primo "Santo Millenial", nell'omelia della Messa di beatificazione Il cardinale Vallini lo ha definito "un ragazzo normale, semplice, spontaneo, simpatico, amava la natura e gli animali, giocava a calcio, aveva tanti amici suoi coetanei, era attratto dai mezzi moderni della comunicazione sociale, appassionato di informatica, e da autodidatta costruiva programmi per trasmettere il Vangelo, per comunicare valori e bellezza".

Carlo Acutis è stato beatificato perché la 'Consulta medica della Congregazione delle Cause dei Santi' lo ha riconosciuto autore di un miracolo per intercessione. Il miracolato è Matheus, un bambino brasiliano di sei anni affetto da una grave patologia, una malformazione del pancreas che non gli permetteva di trattenere i cibi solidi e liquidi. Il ragazzo doveva essere operato, un intervento chirurgico molto rischioso. La nonna, venuta a sapere che nella parrocchia di San Sebastiano era stata esposta una reliquia di Carlo Acutis, porta il nipote in Chiesa. A Matheus viene fatto toccare il pigiama macchiato di sangue appartenuto al ragazzo milanese morto per leucemia. Il piccolo brasiliano, insieme alla nonna, chiede la grazia e da quel momento è risultato completamente guarito. Il pancreas biforcuto di Matheus era diventato identico a quello degli individui sani, come evidenziò la Tac. Il 21 febbraio 2020 Papa Francesco ha riconosciuto il miracolo di Carlo Acutis, la celebrazione della beatificazione è avvenuta ad Assisi il 10 ottobre 2020.